After Work

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Risvegliarsi dopo un riposo lungo, cercato e voluto e sopratutto meritato.
Alzarti alle 21 circa, ovattato, anche rincoglionito, non avere fame. Aver mangiato alle 17 del pomeriggio. Tutto incredibilmente sfalzato. Avere solo voglia di sdraiarsi di nuovo, stavolta sul divano. Una sigaretta, un caffè. La tele, che parla, ma lo fa silenziosamente riesco a malapena a sentirla. C’è Joe come sempre. Fuori qui fa freddino, nebbiolina, ha piovuto molto oggi nel pomeriggio. Andare al lavoro la mattina con il sole che splende di fuori ed uscire dal centro commerciale, con la pioggia fitta, però molto rarefatta ed il cielo grigio, con la luce del giorno che a stento cerca di far notare la sua presenza.
Oggi dopo il mio turno di apetura nell’andare a versare i soldi dell’incasso, ero a pezzi nel camminare. Sembravo davvero un fantasma. Per quelle rare volte , non sentivo nessuno, non osservavo nessuno. Camminavo e basta. Facevo solo i miei compiti. Ho comprato la scheda di memoria per la Canon e poi dritto a casa. Tornare ed avere il sollievo che nessuno è lì con te, che il castello è vuoto e sacro e solo per te. Adoro quella sensazione. La sensazione che nessuno in quel momento è lì che ti aspetta. Da non fraintendere, a volte amo la mia privacy. Il rientrare ed avere la possibilità di compiere gesti ed azioni proprie, fatte con la totale indipendenza. Bello così.

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